Ovaio policistico:
La sindrome dell’ovaio policistico è la patologia del sistema endocrino più comune dell’età riproduttiva.
Tale sindrome riconosce:
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una causa di tipo centrale in cui si verifica una disregolazione a carico della ghiandola ipofisaria (ghiandola endocrina situata alla base del cranio e dietro il naso) con alterata secrezione dell’ormone luteo-stimolante (LH) e bassi livelli dell’ormone follicolo-stimolante (FSH).
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una causa periferica in cui si ha un’ aumentata conversione degli androgeni (ormoni sessuali maschili) che determinano un’ aumentata secrezione dell’ormone luteo-stimolante (LH).
La diagnosi si ha in presenza di almeno due dei seguenti criteri:
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presenza ecografica di ovaio policistico
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oligo-anovularietà (scarsa o inadeguata produzione di ormoni ipofisari LH, FSH)
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iperandrogenismo (ormoni maschili aumentati nella donna)
La diagnosi si avvale di:
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attento esame obiettivo che valuta la presenza dell’acne, della peluria e del sovrappeso
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esami ematochimici che mettono in evidenza l’aumento degli androgeni e dell’ormone luteo-stimolante (LH)
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ecografia transvaginale che descrive la morfologia dell’ovaio e la presenza di almeno 10 follicoli di 2-8 millimetri di diametro
La terapia medica di tale patologia prevede la somministrazione di farmaci estroprogestinici.
I sintomi principali di tale sindrome sono:
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disturbi mestruali con amenorrea (assenza delle mestruazioni), cicli anovulatori (ciclo mestruale in cui non è presente l’ovulazione) e aumento dell’abortività
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acne, aumento dei peli sul volto e sui glutei
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capelli grassi
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tendenza al sovrappeso
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infertilità
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cicli mestruali dolorosi
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perdita di sangue anche al di fuori della mestruazione (menometrorragia)