Aritmia

Aritmia:

L’aritmia al cuore è un’anomalia con sequenze irregolari dei battiti cardiaci: troppo lente, troppo veloci o condotte seguendo un percorso elettrico anomalo. Il cuore è un muscolo con 4 camere che lavorano in modo efficace, affidabile e costante per tutta la vita. Le pareti muscolari di ogni camera si contraggono regolarmente, pompando il sangue in base alla richiesta dell’organismo e impiegando il minor quantitativo possibile di energia per ogni contrazione. La contrazione dei muscoli cardiaci è automatizzata da impulsi elettrici che attraversano il cuore in modo specifico e a velocità controllata. Quando i battiti sono troppo veloci ci troviamo di fronte a una tachicardia, quando invece sono troppo lenti a una bradicardia.

Le principali cause dell’aritmia al cuore sono riconducibili a valvulopatie, insufficienza cardiaca e cardiopatie, soprattutto coronopatie. A volte il battito irregolare è congenito, altre può insorgere per un’iperfunzione tiroidea. La tachicardia può invece essere scatenata da eccessivi sforzi fisici, stress, abuso di alcol e fumo o dall’assunzione di alcuni farmaci. La bradicardia insorge per dolore, fame, astenia, disturbi digestivi, ma nella maggior parte dei casi si risolve da sola.

L’aritmia al cuore può essere innocua oppure letale, a volte un’aritmia innocua dà gravi sintomi, al contrario una mortale non ne dà affatto. Inoltre l’aritmia può aggravare i sintomi di una patologia cardiaca di base. La diagnosi più utilizzata per confermare l’aritmia cardiaca e determinarne la causa è l’elettrocardiografia, ma spesso i cardiologi ricorrono a uno strumento chiamato Holter, un registratore portatile che consente di monitorare il cuore per un periodo di 24 ore, più lungo rispetto all’elettrocardiogramma. Altri esami diagnostici comprendono l’ECG, il controllo della pressione arteriosa sotto sforzo e lo studio elettrofisiologico.